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28) Quando l’Emozione si trasforma in Arte!

Si… l’idea è buona! coinvolge molti artisti – conosciuti o sconosciuti – perché uno dei suoi fini precipui è di trasformare ogni emozione in un’opera d’arte che possa dirsi “bella”. Una poesia, una foto, un video, una canzone, un quadro, una scultura, qualsiasi forma d’arte insomma che possa suscitare emozioni. Se poi aggiungiamo a tale percorso anche il fine solidale della causa perseguita, e il fine didattico – soprattutto nei confronti delle giovani generazioni le cui opere possano rappresentare simboli, appunto, di insegnamento – ecco che il tragitto è compiuto, e crediamo possa rappresentare un bel cammino insieme se, come abbiamo sempre cercato di fare, si riesca a coinvolgere tante persone (e in questo sito una qualche dimostrazione c’è!)

Gli artisti coinvolti sono tanti,  ( leggi qui, https://www.rfcomunicazioni.eu/home/gli-artisti/ ), ma in questo articolo vogliamo raccontarvi come nacque questa idea che poi si sviluppò in Si… l’idea è buona! (niente di nuovo sotto il sole… se non mettere in dipendenza tra loro la nascita di una emozione in un animo che sfocia in una creazione artistica nell’altro), tanto tempo fa quando un racconto dal titolo “La Banca delle Emozioni” divenne una illustrazione, un fumetto con la preziosa collaborazione di un grande artista, Guglielmo Manenti.

Qui di seguito il racconto e in basso le illustrazioni nate dalla fantasia a briglia sciolta di Manenti che ringraziamo ancora!

La Banca delle Emozioni

L’insegna della Banca delle Emozioni risplende, soprattutto di notte. Ed è proprio nel cuore della notte che un omino, di professione scrittore, si dirige verso l’entrata. La banca è aperta solo di notte per poter permettere, a tutti coloro che sognano, di accrescere con dei versamenti di parole il loro conto corrente di emozioni. L’omino entra in banca. Dalla borsa a tracollo tira fuori un malloppo di carte. E’ la sua ultima favola, scritta per una donna bellissima. Si mette in fila. Consegna la favola ad un bambino, biondo, vestito elegantemente, giacca e pantaloni blu, camicia bianca, cravatta rossa. Nella Banca delle Emozioni non c’è uno sportello, o meglio, c’è un unico sportello. Il primo versamento di parole lo si fa prima a quel bambino. Il bambino, direttore della banca, ha il compito di leggere le storie dei clienti. L’autore della storia che lo avrà emozionato di più, potrà versare il suo scritto in banca e far crescere così il suo conto. “ Chi è l’autore di “Notte di Fragola ? “ –  chiede il bambino rivolgendosi alla folla dei clienti. L’omino con la borsa a tracollo, occhialini, capelli ricci neri e con il cuore che gli batte a mille per l’emozione, alza timidamente la mano. “ Sarei io – quasi vergognandosi –  in mezzo al gruppo di correntisti ansiosi. Mi scusi direttore – continua l’omino – c’è qualcosa che non va nella mia favola ? “ “No, al contrario – risponde il bambino direttore – la sua favola è stupenda…parla di una donna bella come la luna e il sole ma lei non fa mai cenno a una donna vera… la si intuisce e quasi la si ammira leggendo fra le righe… e l’emozione che questa donna bella come la natura riesce a creare nel mio cuore mi ha convinto stanotte a farle depositare queste sue parole…prego si accomodi ! “. L’omino, che a stento trattiene dentro di sé una gioia indicibile, si avvicina all’unico sportello. L’impiegata da sempre gli fa battere il cuore. E’ una donna dai capelli color prugna, a volte lisci, a volte vaporosi. Il viso è stupendo, i suoi occhi marroni, il suo nasino perfetto, e la bocca che sembra una barchetta in mezzo al mare le donano una bellezza senza fine. L’omino pensa che prima o poi dovrà scrivere una favola anche per lei. “ Prego – dice la donna rivolta all’omino – mi consegni il suo scritto”. L’omino emozionato esegue e con il titolo ben in evidenza – Notte di Fragola, scritto per metà in blu e l’altra metà in rosso – consegna la favola alla donna. lei dà un rapido sguardo alle pagine e in alto, prima del titolo, mette un bollo, ”Emozionante”. Poi si gira e prende due piattini con due tazzine. Le apparecchia, una per l’omino e l’altra per se stessa. Le riempie di acqua calda e tira contemporaneamente fuori due buste da tè, Tè Rosso delle Emozioni. Invita l’omino ad immergere la sua busta dentro la tazzina ed altrettanto fa lei. Per ultimo, gli offre dei pasticcini e uno lo gusta pure lei. “Come va ? “ chiede allo scrittore. “Va bene – risponde l’omino – questa notte sto accrescendo il mio conto corrente di emozioni e farlo davanti a lei è la ciliegina sulla torta”. “Notte di Fragola è dedicata alla donna dei suoi sogni?” – chiede la donna – e l’omino “Notte di Fragola è solo una favola e a me piace vivere le favole quindi, per tutto il tempo in cui le scrivo, la mia risposta è si”. Finito il tè, l’omino ringrazia la donna per la “procedura di versamento allo sportello delle emozioni”. Si alza, stringe la mano alla donna e le sfiora con un bacio la guancia. “ Lei è molto bella – le sussurra – prima o poi scriverò una favola anche per lei”. “Grazie” gli risponde la donna dai capelli color prugna. Tornato a casa, l’omino va a letto. Sul comodino, un cuore in ceramica rosso intenso, gli ricorda una donna. “ Spero di sognarti, buonanotte mia cara” pensa. E si addormenta.

Le illustrazioni sono di Guglielmo Manenti
Quore… la banca delle emozioni…
Le illustrazioni sono di Guglielmo Manenti
Quore… la banca delle emozioni…
Le illustrazioni sono di Guglielmo Manenti
Quore… la banca delle emozioni…
Le illustrazioni sono di Guglielmo Manenti
Quore… la banca delle emozioni…

 

No banalità, solo emozioni!

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