Non so se la passione per il teatro, quel sentirsi sempre su un palcoscenico fin dall’adolescenza, l’aver ospitato per diverse manifestazioni, negli ultimi anni, alcuni artisti cresciuti nel suo Laboratorio di Esercitazioni Sceniche (e i loro racconti sui tanti momenti vissuti all’ombra del grande Maestro), possano riconoscermi una patente di legittimo interlocutore in un dialogo su Gigi Proietti.

Fatto sta che non appena mi è piovuta dal cielo l’occasione di presentare a Ragusa il libro scritto da Claudio Pallottini (allievo di Proietti e diplomato nel suo Laboratorio nel 1993, attore, scrittore e sceneggiatore), non me lo son fatto ripetere due volte. E per questo devo ringraziare l’amico ed eccellente pianista Andrea Bianchi, anche lui pluriennale collaboratore di Proietti in tanti spettacoli teatrali e televisivi ché lo scorso 4 maggio è sbarcato qui a Ragusa per presentare insieme a Claudio, e con la musica, il libro “GIGI PROIETTI Insegnamenti e chiacchiere sul teatro, sull’attore e su altre amenità“.

 

Grazie a quanti hanno sostenuto la manifestazione, svoltasi con il Patrocinio del Comune di Ragusa e di Comiso, andata in scena -è proprio il caso di dirlo- presso lo show room di Ottica Spoto (attività commerciale che da tanto stimo e che grazie alla sua fresca e moderna mentalità fa sposare molto bene tra loro interesse commerciale e cultura), gremito di pubblico che ha ascoltato con il sorriso sulle labbra le narrazioni di Claudio e la musica di Andrea per chiudere poi la serata con un elegante e gustoso rinfresco.  

 

Nel fotogramma qui in alto, Claudio Pallottini durante la presentazione presso Ottica Spoto

Ho capito, perché non si smette mai di imparare, cosa vogliano dire i termini rispetto, studio e umiltà. Ne sento parlare da molto tempo grazie agli amici romani attori e musicisti conosciuti negli ultimi anni, tutti o quasi allievi e collaboratori di Gigi Proietti. Riscoprire dunque quei termini a proposito di Proietti e, di conseguenza, il libro dedicato al grande artista romano, scritto da Claudio Pallottini e commentato al pianoforte da Andrea Bianchi che per tanti anni ha collaborato con il Maestro, mi ha molto emozionato lo scorso 4 maggio presso Ottica Spoto. Ringrazio il CEO e il personale di Spoto per aver creduto in questa iniziativa quando qualche mese fa ho proposto loro di ospitare nello splendido show-room la presentazione del libro su Gigi. Il mio grazie va anche al Comune di Ragusa, nella persona del Sindaco, Avv. Giuseppe Cassì, all’assessora Elvira Adamo, al consigliere Giovanni Sortino, al Comune di Comiso nella persona della Sindaca, Prof.ssa Maria Rita Schembari, a tutti gli sponsor, partner e mecenati che hanno sostenuto l’iniziativa che spero di poter ripetere. Qui sotto il breve filmato che riassume la 2 giorni dedicata a Proietti, tra interviste tv all’autore presso Teleiblea Canale 89 per cui ringrazio il Direttore e Gianni Papa, radiofoniche grazie a Radio Sole di Vittoria, al Direttore e alla verve di Veronica Barbarino, e quanto poi avvenuto la sera del 4 maggio u.s. presso l’Ottica Spoto al cospetto di un nutrito pubblico. Grazie a tutti!

Quasi alla fine della presentazione del libro di Gigi Proietti lo scorso 4 maggio presso l’Ottica Spoto a Ragusa, le pagine scritte da Claudio Pallottini si sono incarnate in una emozionantissima storia raccontata dal pianista Andrea Bianchi, insieme a Claudio, e riguardante una delle ultime repliche di Proietti presso l’Auditorium Parco della Musica intitolato a Ennio Morricone. Se non erro, lo spettacolo di Gigi è andato in scena proprio nel 2020 quando l’artista, lo ascolterete dalle parole di Claudio, non stava già granché bene. La registrazione riguarda l’interpretazione fatta da Gigi alla fine del primo tempo dello spettacolo della poesia di Roberto Lerici, Questo Amore. La voce di Proietti è accompagnata dalle note dal vivo su piano digitale del M° Bianchi, fotogramma in basso. Sfido chiunque a non provare … brividi!!!

Non so, ripeto, se mi posso permettere di parlare, ancorché scrivere, del Maestro Proietti. So solo che leggendo il libro si capisce quanto le pagine di Claudio Pallottini, riportando tante testimonianze di chi ha studiato, collaborato e lavorato con Gigi, trasudino di uno dei valori rammentati sopra e che oggi pare del tutto o quasi dimenticato: l’umiltà. Ci sono tanti momenti in cui ciò si evince, molteplici passi in cui Claudio, tra le righe o d’emblée grazie anche ai ricordi dei suoi colleghi, evidenzia il riguardo che Gigi, nonché i suoi familiari, avessero per tutti. Verso la fine, per esempio, Pallottini ricorda una telefonata da parte della figlia di Proietti, Carlotta, ricevuta due giorni dopo la morte del padre. Anche in quel semplice e breve dialogo, che qui non voglio svelare, tale valore emerge con una intensità pari al suo, se mi permettete almeno questo, fulgore intellettuale e ancor più morale. E questo non è da tutti ma solo dei Grandi! Ecco perché, semmai ve ne fosse bisogno di ribadirlo, “GIGI PROIETTI Insegnamenti e chiacchiere sul teatro, sull’attore e su altre amenità” si sublima in libro che coinvolge tutti, non solo i professionisti e gli appassionati, come il sottoscritto, di Teatro, quel luogo cioè dove la finzione non è altro che una moltitudine di verità che appartengono ad ognuno di noi. Grazie Gigi per tutto!  
   
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