Nella foto sopra, Francesca Nunzi alias Mena e Marco Predieri, alias Camillo Benso Conte di Cavour durante la tappa di Comiso de “La Governante di Cavour”. Si tratta di una divertentissima commedia sull’unità d’Italia nata intorno a tanti e rocamboleschi equivoci (misti però alle tante verità storiche), di natura gastronomica e strategicamente impiattati nella cucina della residenza del Conte, in quel di Santena, dalla decisa e volitiva Mena, appunto la governante del padre del Risorgimento italiano.     

Dovete sapere però che Mena e Millo, in barba ai tanti interpreti di quel frangente della storia  italiana che ci condusse fino al fatidico 23 marzo 1861, iniziarono una vera e propria tournée nei teatri italiani per spiegare a tutti i futuri italiani come sono andate in realtà le cose. Ed ecco  Francesca Nunzi e Marco Predieri, i due bravissimi attori in cui si sono incarnati Camillo Benso e probabilmente anche la sua governante, toccare più volta la Sicilia per erudirci sui retroscena davvero divertenti e brillanti dell’unità italiana. Così lo scorso 27 marzo, i due si sono esibiti in Val d’Ippari, alla presenza delle famiglie più notabili della patria del Cerasuoloe e a favore di una importante causa solidale. Sotto, potete cliccare sul link per leggere il resoconto di quella esperienza:

Dopo la Val d'Ippari, ecco i nostri due eroi a Comiso. Si narra che Camillo Benso Conte di Cavour fosse un uomo davvero complesso e poliedrico che, accanto alle molte sfaccettature del suo carattere, sapesse unire tra loro pragmatismo, sapere politico, ambizione. Ma era anche noto per il suo profilo riservato, spesso malinconico e che preferisse vivere in silenzio le difficoltà legate al suo ruolo pubblico.... poi un giorno ecco arrivare a Santena la Mena, la Governante......

Qui il Conte Camillo Benso snocciola alla Mena i suoi tanti difetti... sarà lei a fargli rendere conto di chi in realtà lui sia?

... perdindirindina... avete visto e sentito la Mena? Sprattutto sentito? Una donna decisa, che conduce per mano Camillo (che lei chiama affettuosamente Millo) verso l'unità d'Italia gastronomica, più facile da raggiungere rispetto alla politica grazie a un qui pro quo che la Mena ha saputo gestire al meglio... basta scegliere la lista della spesa giusta! 🙂

Tuttavia, prima di soggiornare nella splendida Comiso i due, sbarcati con carrozza ferrata alle falde del Mongibello, si sono diretti presso Konza, una delle taverne (oggi si chiamano ristoranti) più inn…. raffinato… in una parola, più chic degli iblei. Qui sotto il resoconto!

Monica Furnaro di Konza tra Millo e Mena!
Un delizioso secondo piatto da Konza, Pizzeria - Pizzoleria - Ristorante a Ragusa in via Mario Rapisardi 87

Ed eccoci a Comiso, nella splendida location di Filuvespri!

... quasi pronta la..... scenografia ....!!!

... le interviste pre spettacolo...

.... e adesso godiamoci la carrellata di emozioni!

La Società San Vincenzo De Paoli “Consiglio Centrale Rausa OdV” opera da tanto nel Libero Consorzio Comunale. Essa è una istituzione privata formata da laici cattolici aperta a tutti coloro che hanno bisogno.Nella foto, da sx Renato Meli della Fondazione San Giovanni Battista che ha sponsorizzato l’evento, il manifesto dell’evento stesso all’ingresso della Fondazione Bufalino a Comiso, Raffaele Lauretta, Presidente dell’Associazione San Vincenzo De Paoli “Consiglio Centrale Ragusa” e il sottoscritto. Per maggiori informazioni sull’Associazione, cliccare sul link testuale sotto la fotografia.

.... una tappa da Ciaciò Pane e Vino a Ragusa Ibla ci sta prima di ripartire!

.... grazie a tutti!

e con:

Il Teatro, per quanto mi riguarda, in una delle sue accezioni migliori è la nostra stessa vita riflessa allo specchio! A volte la nostra immagine riflessa assume contorni da personaggio che poco corrisponde con la persona che siamo o, peggio, ci precipita in una dimensione nella quale la persona soccombe, e questo è il tempo in cui ciò, ahimé, avviene spesso. Ecco allora come il Teatro può venirci in soccorso. Esso cioè è la palestra migliore nella quale persona e personaggio possono coesistere, fors’anche coincidere. Il teatro è una dimensione che appartiene a tutti. È la dimensione più umana che esista, dove tutto è finto ma niente è falso (Proietti). Il teatro è studio, il teatro è passione, il teatro è diventare un personaggio che acqueti la persona che siamo e la riavvicini in un dietro le quinte – spazio opposto al palcoscenico – che è la naturale piattaforma in cui ogni giorno la persona vive. Dire che la vita è una commedia in realtà equivale a dire una delle verità più assolute. La competitività e la quantità, che oggi vanno sempre più a discapito della qualità e contro cui ogni giorno dobbiamo combattere, stanno erodendo sempre più la libertà di essere quel che siamo e di cui non dobbiamo aver timore, né vergognarci. Ecco perché per me il Teatro è davvero importante!

Verificato da MonsterInsights